I migliori Power Bank

Negli ultimi anni, la tecnologia ci ha messo a disposizione una serie di prodotti che hanno rivoluzionato la nostra vita, sia personale che lavorativa.
Gli smartphone e i tablet, in particolare, sono entrati nella quotidianità di ognuno di noi, grazie alle molteplici funzioni che sono in grado di soddisfare.
Comunicare, scrivere e-mail, scattare fotografie, realizzare video, orientarsi col navigatore sono tutte attività che si possono svolgere coi nostri dispositivi tecnologici in ogni momento della giornata.
Questa miriade di funzionalità, però, ha anche un limite, ovvero la durata delle batterie.
A chi non è mai successo di essere tradito dal proprio smartphone nel momento in cui aveva bisogno di telefonare o di consultare internet?

Cosa sono i Power bank e a cosa servono

Per risolvere questo problema, alcune società specializzate in telefonia hanno creato i cosiddetti Power bank, ovvero delle batterie portatili che garantiscono la carica del vostro smartphone, tablet o, addirittura, pc anche nelle situazioni più estreme.
È un accessorio di piccole dimensione che chiunque può portare con sé dentro una borsa o uno zaino, munito di un cavo USB da collegare al proprio dispositivo.
Inizialmente era stato studiato per gli amanti dell’avventura che potevano rimanere connessi al mondo anche dai posti più remoti e nelle situazioni più disagiate (alcune Powebank resistono perfino alla pioggia e si ricaricano grazie all’energia solare), ma adesso sta diventando un oggetto sempre più di utilizzo comune.
Naturalmente, anche i Powerbank vanno ricaricati, così con ognuno di essi è compreso un caricabatteria dotato di spina e cavetto USB.
Il Powerbank, quindi, può essere ricaricato inserendo la spina in qualsiasi presa elettrica di casa oppure collegandolo a un pc tramite l’USB. In commercio, si trovano caricabatteria a ricarica standard, per cui si utilizza qualsiasi caricatore a tensione di 5V e quelli a ricarica rapida, per cui sono previste tensioni maggiori, solitamente 9V o 12V.

Come funziona un Power Bank

Il nome descrive già il suo utilizzo è infatti un immagazzinatore di energia che poi viene usata per rimandarla quando ne abbiamo bisogno al proprio dispositivo
ecco che per ricaricare un Power bank si inserisce il cavo in entrata ad una presa o ad un computer e la batteria al suo interno immagazzina energia
All’interno del Power bank c’è una batteria al Litio collegata ad un circuito che regola il voltaggio e protegge la batteria interna al Power bank da eventuali sovraccarichi o sbalzi di vltaggio

Scegliere i Power bank in base alla potenza

Quando arriva il momento di scegliere il Power bank da acquistare, bisogna tenere in considerazione due elementi principali.
Il primo, è l’uso che se ne farebbe in base alle proprie necessità; il secondo, basilare per acquistare il Power bank migliore per sé, è la sua capacità di ricarica, ovvero il mAh (milliampereora) che non è altro che il “corrispettivo di carica necessaria per fornire un milliampere di energia nell’arco di tempo di un’ora” o, in parole povere, il valore che stabilisce la durata di una batteria.
Un Powerbank deve avere una capacità uguale o superiore ai dispositivi che deve ricaricare, così, se possedete, per esempio, un i-Phone X, la cui batteria è di 2716 mAh, il Powerbank che dovete comprare deve averne minimo 3000, se non addirittura il doppio per poterlo ricaricare due volte interamente (al momento, in commercio se ne trovano fin oltre i 26000). Inoltre, gli Ampere indicati sulla porta USB del Power bank, ne indicano la velocità di ricarica, quindi è sempre meglio scegliere quelli che erogano una corrente a 2A (i caricabatteria degli smartphone, normalmente, la erogano a 1A). Affinché la ricarica avvenga più rapidamente possibile, è indispensabile controllare che il proprio dispositivo sia compatibile con il livello di potenza del Power bank.
Quest’ultimo, in ogni caso, è in grado di individuare automaticamente i dispositivi collegati alle sue porte, in modo tale da erogare il quantitativo di energia giusto, senza mai andare oltre. Ciò, invece, a cui bisogna fare attenzione, è la quantità di porte del Power bank utilizzate in contemporanea, perché in questi casi l’energia viene suddivisa tra i vari dispositivi connessi. Tuttavia, i migliori Power bank sono muniti di un particolare sistema di sicurezza che interrompe l’erogazione di energia in caso di anomalie.

Come acquistare il miglior Power bank

Per una scelta corretta del Power bank è fondamentale avere in mente il dispositivo che vogliamo ricaricare, è uno Smartphone? è un tablet, sono più dispositivi insieme?
E’ importante fare attenzione a questa situazione perchè la potenza del Power Bank (espressa in mAh) non è l’unica caratteristiche da tenere da conto, è molto importante anche sapere quante porte USb sono presenti sul dispositivo
I Power Bank con capacità superiori a 10000 mAh hanno solitamente due uscite per ricaricare più dispositivi.
Una particolarità da tenere sott’occhio è la portabilità del Power bank chiaramente è un dispositivo che viene usato per caricare i nostri smartphone o tablet quando siamo in viaggio o siamo fuori casa, per cui è fondamentale che non pesi 20 Kg. I power bank più costosi sono quelli con una buona potenza e con un peso contenuto
Power bank con Ricarica Rapida, i nuovi cellulari quando arrivano al 2-3% di batteria si spengono e ci vogliono dei minuti di ricarica prima che si possano accendere,ed è per questo che vi consigliamo di scegliere  un dispositivo con ricarica rapida, che può essere più costoso di un Power bank con ricarica standard, ma in certi momenti può essere davvero un elemento che vi aiuterà molto
Tenete anche presente le entrate dei dispositivi da caricare, ad esempio USB-C, attacco Apple, micro USB, nello scegliere il dispositivo di ricarica tenete presente questi particolari

Power bank a ricarica solare

Tra i modelli di Powerbank in commercio, quello a ricarica solare si propone come strumento ideale per chi ama viaggiare, fare escursioni o trekking.
È molto solido e resistente agli urti e all’acqua e la sua dimensione compatta e lo scarso peso ne caratterizzano la praticità. Inoltre, molti modelli equipaggiano perfino un moschettone con bussola incorporata, facilmente agganciabile a un qualsiasi zaino per farlo ricaricare mentre si cammina.
A differenza degli altri Powerbank, quelli a energia solare non hanno una batteria interna, per cui diventa fondamentale esporli correttamente ai raggi del sole.
Questo tipo di caricabatteria monta, solitamente, uno o più pannelli solari pieghevoli, composti da piccole celle fotovoltaiche in silicio. I pannelli possono essere di due tipi: monocristallini o policristallini. I primi attirano maggiormente i raggi solari, avendo una cella più scura e sono ideali nei giorni nuvolosi.
I Powerbank con pannelli policristallini, invece, sono di un colore azzurrognolo e sono più resistenti alle temperature basse. Il loro utilizzo è ideale nelle giornate soleggiate, in maniera tale da abbassare i cali di prestazione.
L’unica controindicazione per questa tipologia di Power bank è la quantità ridotta di energia che possono assorbire i piccoli pannelli, per cui al momento dell’acquisto si raccomanda di scegliere quello che garantisce il migliore rapporto qualità-prezzo, senza soffermarsi troppo sui materiali con cui è stato assemblato.
In media, tendono a costare circa il 30-40% in più rispetto ai modelli normali, ma rimangono degli ottimi strumenti da utilizzare in luoghi isolati e nelle situazioni di emergenza.

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