Come fare un Backup su Hard disk esterno

L’importanza del backup

Fino a un decennio fa, era sufficiente avere a disposizione un floppy disk e i nostri documenti erano al sicuro. Ricerche, tesine universitarie, ricette scaricate dal web e qualche foto erano archiviabili in supporti di capacità ridotte, capacità più che sufficienti per la poca quantità di dati che si dovevano archiviare.

Con il trascorrere del tempo, i computer sono diventati sempre più presenti nelle nostre vite, tanto da caricarli di fotografie, documenti e programmi, fino a sovraccaricarli di dati e informazioni.

Il compito che abbiamo affidato loro, quello di conservare cose importanti, fotografie e memorabilia, è spesso sempre stato considerato sicuro e affidabile, tanto da non preoccuparci di mettere al sicuro i nostri file da un danno informatico irreparabile.

Molto spesso un backup hard disk esterno può davvero slavarci la vita, ma è importante sapere come fare un backup pc su hard disk esterno ed è ancora più importante impostare un backup automatico su hard disk esterno

Ed ecco qui, senza una opportuna archiviazione su supporti di backup, migliaia di dati e ricordi sono andati perduti per un irreparabile guasto al sistema operativo, per il danneggiamento di un hard disk interno o per qualsiasi altra strana congiura informatica del destino.

Da qui la necessità di dare qualche dritta sull’importanza del backup, che non è altro che un trasferimento dei dati memorizzati sul nostro pc in supporti di memoria alternativi.

Innanzitutto bisogna specificare che esistono tre tipologie di backup: quella su supporto interno, esterno e quella via cloud.

Backup su disco interno

Il nostro computer è sicuramente dotato di hard disk, ma l’utilità di un backup è quella di venire effettuato su un supporto aggiuntivo, proprio per scongiurare la perdita di file di archiviazione dal disco rigido di base.

Su computer desktop solitamente si effettua il backup sul disco interno, su una partizione del disco primario oppure su un disco fisicamente separato dal disco primario.
Dotare il computer di un hard disk aggiuntivo dedicato al backup è una fonte di sicurezza maggiore per l’archiviazione dei dati.

Chiaramente utilizzare una partizione del disco primario è molto “pericoloso” anche se effettuiamo un backup può sempre succedere che l’hdd primario smetta di funzionare e noi siamo senza backup, consigliamo sempre un secondo hard disk che sia separato dal disco primario oppure un dispositivo NAS

Backup su disco esterno

Per praticità e anche per consentire di avere sempre con sè i dati del backup, l’industria informatica mette in commercio hard disk esterni di svariate capacità di memoria adatti a memorizzare quantità di dati e file notevoli.

E’ molto importante anche il backup su NAS esterno. Il NAS è fondamentalmente un disco esterno (spesso con due o più Hard disk) che permette di fare un backup del nostro PC in maniera veloce e al tempo stesso, se il NAS ha almeno due Hard disk ci permette di avere un Backup ulteriore se si sfrutta il Mirroring dei due dischi
Si tratta di dispositivi maneggevoli e di piccoli dimensioni, facilmente trasportabili.

Backup su cloud

Di recente diffusione, il backup su cloud è oggi il sistema di archiviazione dati più moderno e potenzialmente più efficiente.
I dati vengono memorizzati fondamentalmente su computer remoti a cui possiamo accedere attraverso la rete internet tramite login e password.

La comodità di servizi cloud come Dropbox, Mega, Box e moltissimi altri è davvero innegabile, hanno spesso la App per il telefono ed è sempre possibile avere i propri dati a portata di mano

Non sappiamo se per un backup completo del PC siano lo strumento migliore perché spesso un backup completo è fatto da molti Giga e uplodare molti Giga non è veloce per niente
Hanno una capacità di memorizzazione direttamente proporzionale al pacchetto che si acquista, quindi più gigabyte avremo, più il nostro piano tariffario di archiviazione cambierà.

Come fare un backup su Windows

Il sistema operativo Windows consente di salvare i propri dati tramite backup in due modalità differenti.

Vediamo quali sono le due versioni di backup e in cosa differiscono

Backup in Modalità manuale

La modalità di backup manuale disponibile sul sistema operativo Windows è molto semplice.
Manualmente si salvano i file interessati e si spostano su hard disk interno oppure su memorie di massa esterne.
Non si fa altro che destinare la cartella di salvataggio o trascinare fisicamente i file dal desktop, ad esempio, al vano di archiviazione prescelto.
E’ sicuramente la pratica più diffusa e quella che abitualmente ogni utente utilizza.

Backup in modalità automatica

Per effettuare il backup di dati in modalità automatica, Windows mette a disposizione delle procedure che si possono configurare ad hoc scegliendo dove salvare, quando e quanto ripetuto nel tempo.
Queste procedure sono facilmente verificabili all’interno delle impostazioni di Windows e cambiano in base alla versione del sistema operativo di cui disponete.
Potete temporizzare il backup automatico, in modo che avvenga, per esempio, tutti i giorni alla stessa ora, potete decidere quali file archiviare e dove.
E’ un ottimo strumento se si pensa all’importanza del backup, a maggior ragione se ci toglie anche il compito di ricordarsi di fare il backup

Backup su disco esterno

Il backup su disco esterno è la procedura forse maggiormente utilizzata: attraverso dispositivi di memoria di massa esterni si può decidere quali dati archiviare, quando e su supporti facilmente trasportabili.

I dati vengono fisicamente spostati da un posto di archiviazione all’altro ed è molto semplice scegliere la destinazione del loro alloggiamento su disco esterno.

Per chi ha necessità di archiviare numerose quantità di dati e vuole essere sicuro di averne sempre una copia a disposizione per scongiurare eventuali perdite, è un ottimo sistema.

Si può scegliere quale tipo di disco esterno acquistare in base alla necessità di spazio di archiviazione.

La prima caratteristica da scegliere, infatti, è proprio la dimensione; la seconda è l’alimentazione e la terza è la velocità di scrittura.

La dimensione è importante: dobbiamo capire di quanto spazio di archiviazione abbiamo bisogno e scegliere di conseguenza la capacità più adatta a noi.

In secondo luogo, possiamo scegliere se acquistare un disco esterno auto alimentante (che si collega tramite porta usb al pc senza bisogno di ulteriore alimentazione per funzionare) oppure con un alimentatore separato da collegare alla corrente.

La velocità di scrittura è la velocità con cui vengono trasferiti i dati: i dischi esterni di prima generazione arrivano ad una velocità di scrittura teorica di 5 gbps, mentre quelli di seconda generazione hanno una velocità di scrittura teorica di 10 Gbps.

Queste modalità di archiviazione sono da intendersi utili per l’utente domestico. Se si tratta invece di dati aziendali, le possibilità di archiviazione su dischi esterni sono ben più complesse ed è necessario possedere dei veri e propri sistemi di archiviazione (come i server) atti a svolgere il delicato compito del backup.

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